2016-08-08 [IeFP] Nota USR Lombardia13443

In allegato protocollo d’intesa USR Lombardia / Regione Lombardia concernente percorsi integrati IeFP / CPIA.

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MIUR.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE (U) . 0013443.08-08-2016
RegioneLombardia
PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA, UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE PER LA LOMBARDIA E RETE GENERALE COORDINAMENTO
CENTRI PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI LOMBARDIA PER L’AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA E L’AVVIO Dl PERCORSI SPERIMENTALI Dl
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA LOTTA ALLA
DISPERSIONE SCOLASTICA E L’INNALZAMENTO DEI LIVELLI Dl ISTRUZIONE
DEI GIOVANI
Premesso che:
— le parti sottoscrittici del presente accordo concordano sulla necessità di
rispondere ai profondi ,cambiamenti sociali, economici e professionali
Ches hanno segnato la realtà del nostro territorio, attraverso le amoni di
seguito delineate e finalizzate perseguire l’obiettivo di inclusione
sociale attraverso l’acquisizione, da parte di soggetti esclusi dai percorsi
scolastici ordinari, di conoscenze, abilità e competenze capitalizzabili e
-spendibili nel percorso di vita con particolare attenzione.
all’innalzamento dei livelli di istruione e alla promozione
dell’inserimento nel mondo del lavoro;
il progressivo incremento e 1a manutenzione delle competenze
possedute dalla popolazione. determina un effetto moltiplicativo che
concorre al benessere civico e sociale ed eleva la probabilità di accesso,
permanenza e progressione nel mondo del lavoro;
di fatto 1a permeabilità, la trasparenze e l’integrazione tra il mondo del
lavoro ed il sistema di, istruzione e formazione, attraverso forme di
partenariato pubblico-privato, favorisce 10 sviluppo di tali competenze e
consente ai cittadini di e agire efficacemente in una realtà
sociale, economica e culturale sempre più complessa;
l’offerta dei percorsi di apprendimento gestiti con modalità sistemica e
flessibile è volta a promuovere l’acquisizione della qualifica e
l’inserimento lavorativo di giovani adulü a rischio dispersione}
il Centro per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), in quanto- rete territoriale di
servizio, è soggetto pubblico di • riferimento istituzionale stabile,
strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzanone di azioni
formative rivolte a giovani adulti (ai sensi del DPR 263/2012), con
particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, per favorire
l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle
competenze chiave per l’apprendimento. permanente;
Considerato che:
Regione Lombardia promuove il raccordo del sistema di istruzione e
formazione professionale con listruzione, lïmiversità e il tessuto
produttivo e territoriale di riferimento e riconosce il valore del
Uffi,ClO
Scolastico
per la
Lombardia
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ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
partenariato territoriale sostenendo la costituzione di reti tra sistema
educativo e sistema economico;
con la recente approvazione della Legge Regionale n.30 del 5 ottobre
2015 “Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di
istruzione, formazione e lavoro in Lombardia”, la Regione ha
ulteriormente ribadito la necessità di “integrazione tra scuola e lavoro,
caratterizzata da periodi di formazione in aula e di apprendimento
attraverso il lavoro” come “metodologia privilegiata per assicurare
l’acquisizione di competenze generali e tecnico-professionali, spendibili
nel mercato del lavoro e per il pieno sviluppo della persona”;
— le DGR n. 4872/2016 e 5354/2016 hanno definito la programmazione
degli interventi per l’attuazione del sistema duale lombardo, prevedendo
l’avvio di misure per il potenziamento dell’alternaua scuola-lavoro nei
percorsi regionali di Istruzione e Formaione Professionale (IeFP), tra cui
rientra l’avvio di percorsi per il contrasto alla dispersione scolastica e
formativa;
il DPR 263/2012 e le successive linee guida approvate con Decreto
Interministeriale n. 189 del 24 marzo 2015 ridefiniscono l’assetto
organizzativo e didattico dell’istruzione degli adulti mettendo in rilievo la
flessibilità dei percorsi, la valorizzaione ed il riconoscimento dei crediti
formali, non formali ed informali e 1a necessità di stipulare patti
formativi individualizzati;
Richiamati:
l’art. 3 della Costituzione Italiana;
1a legge 15 marzo 1997, n.59 “Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per 1a riforma della
pubblica amministrazione e per la semplificazione arnministrativa”;
il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” , articoli 138 e
139 recanti deleghe in materia di istruzione scolastica;
il DPR 28 ottobre 2012, n.263 “Regolamento recante norme generali per
1a ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione
per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma
4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e in particolare
l’articolo 2, comma 5 riferito all’ampliamento dell’offerta formativa per i
CPIA;
il Decreto Interministeriale n. 189 del 24 marzo 2015 “Linee Guida per il
passaggio a nuovo ordinamento a sostegno della autonomia
organizzativa e didattica dei CPIA”;
— il DPR 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge
15 marzo 1997, n. 59”, articolo 7, relativo agli Accordi di Rete tra
scuole;
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
1a legge 28 giugno 2012, n.92 “Disposizioni in materia di riforma del
mercato del lavoro in una prospettiva di crescita», articolo 4, comma 55
relativo alla riforma del mercato del lavoro;
le Intese tra Govemo, ed Enti locali del 20 dicembre 2012 e del
13 novembre 2014 relative alle politiche per l’apprendimento
permanente e alla promozione di Reti territoriali;
— il Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme
generali e dei livelli esseniali delle prestazioni per l’individuazione e
validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard
minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle
competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28
giugno 2012, n. 92”;
il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n.81 “Disciplina organica dei
contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a
norma dell’articolo 1, comma 7, della legge IO dicembre 2014, n. 183”,
articolo 46, relativo agli standard professionali e formativi e alla
certificazione delle competenze;
1a legge Regionale 5 ottobre 2015, n.30 “Qualità, innovazione ed
internaziona.lizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in
Lombardia”
le parti:
Regione Lombardia, con sede in Piazza Città di Lombardia 1, Milano,
rappresentata dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro
Valentina Aprea
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, con sede in Via Pola 1 1,
Milano, rappresentato dal Direttore Generale Delia Campanelli
La Rete Generale Coordinamento Centri per l\struzione degli Adulti
Lombardia, rappresentata dalla Presidente pro-tempore Lorella Finotti
Stipulano il seguente Protocollo di Intesa
Articolo 1- Premessa
Le premesse di cui sopra e i dispositivi normativi richiamati, ancorchè non
materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del
Protocollo stesso.
Articolo 2- Finalità e destinatari
Il presente Accordo ha 10 scopo di favorire il conseguimento di una qualifica
professionale attraverso il raccordo tra i percorsi di primo livello erogati dai
Centri per l’Istruzione degli Adulti e l’istruzione e la formazione professionale
(IeFP), nel rispetto dei criteri e dei principi direttivi stabiliti in sede di
Conferenza unificata, fermo restando le competenze della Regione e dell’Ufficio
Scolastico Regionale in materia.
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RegioneLombardia
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
Destinatari del presente accordo sono giovani a rischio dispersione, con età
compresa tra i 15 e i 25 anni, iscritti presso uno dei punti di erogazione della
rete regionale dei Centri per I ‘Istruzione degli Adulti.
Articolo 3- Oggetto
Allo scopo di raggiungere la finalità di cui sopra i sottoscrittori del presente
accordo intendono prevedere, nell’ambito di quanto previsto dalle rnisure per
l’attuazione del sistema duale lombardo di cui alle D.G.R. 4872/2016 e
5354/2016, l’avvio di percorsi sperimentali per l’acquisizione della qualifica
professionale a partire dall’ a.s. 2016/2017.
L’offerta formativa sarà strutturata nel modo seguente:
– un primo anno di iscrizione presso le sedi formative dei CPIA, da
realizzare anche in alternanza,
finalizzato prioritariamente
all’acquisizione delle competenze di base dell’istruzione professionale.
Le attività formative saranno integrate da attività laboratoriali per
l’acquisizione degli OSA tecnico-professionali della IeFP, erogate da enti di
formazione selezionati con apposita manifestazione di interesse e accreditati
alla sezione A dell’albo degli enti accreditati ai servizi di istruzione e
formazione professionale di Regione Lombardia;
– una successiva presa in carico da parte delle istituzioni formative per la
prosecuzione del percorsô, strutturato in moduli formativi individualizzati,
finalizzato al conseguimento della qualifica professionale.
L’articolazione dell\ntero percorso formativo verrà definita, sia in termini
metodologici sia di durata, sulla base delle competenze di ciascun giovane,
favorendo i diversi processi di certificazione delle competenze e di
riconoscimento dei crediti.
Il bilancio di competenze verrà effettuato dalle istituzioni
scolastiche e formative; al fine della strutturazione del patto formativo
individuale, un formatore delle istituzioni formative coinvolte entrerà a far
parte della Commissione Mista prevista dall’art. 5 c.2 DPR 263/2012.
In coerenza con le disposizioni per la rea.lizzazione del sistema duale, i percorsi
modulari per 1a qualifica dovranno garantire una quota di alternanza scuola-
lavoro pari ad almeno 400 ore o, in alternativa, al 50% della durata del
percorso prevista.
Ai fini dell’attivazione della sperimentazione:
Regione Lombardia:
• indirà apposita manifestazione di interesse per la selezione delle
istituzioni formative da coinvolgere nella realizzazione dei percorsi
sperimentali per l’acquisizione della qualifica professionale,
valorizzando i soggetti che hanno già avuto esperienze di collaborazione
con i CPIA;
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
• valorizzerà, secondo la normativa vigente, le competenze acquisite da
parte degli utenti CPIA ai fini della strutturazione del percorso
sperimentale;
la rete generale coordinamento CPIA Lombardia:

individuerà gli allievi da inserire nei percorsi, garantendo a loro favore,
attraverso i singoli centri, l’attività di orientamento finalizzata al
sostegno della scelta relativa al percorso formativo da seguire;
metterà a punto, mediante un apposito gruppo di ricerca,
sperimentazione e sviluppo (di seguito “Comitato Tecnico-Scientifico”), il
modello di innovazione didattica attraverso il raccordo tra primo livello
e sistema di istruzione e formazione professionale;
IUSR Lombardia:
• coordinerà l’attività di monitoraggio e valutazione dei suddetti percorsi
sperimentali attraverso un apposito gruppo tecnico (di seguito “Cabina
di Regia”)
• garantirà specifiche attività formative a supporto della sperimentazione
anche attraverso 1a della ricerca-azione.
Articolo 4- Durata
Il presente accordo ha una durata di tre anni, a partire dall’anno formativo
2016/2017, al fine di consentire all’utenza coinvolta l’acquisizione della
qualifica professionale e 1a valutazione finale del modello di sperimentazione
da parte della Cabina di Regia.
Articolo 5- Organi
Al fine di verificare la realizzazione degli obiettivi condivisi vengono costituiti:
una Cabina di Regia, nominata da USR Lombardia e composta da almeno
un membro per ciascun firmatario e per ciascuna istituzione formativa
successivamente individuata, che avrà il compito di monitoraggio e
valutazione delle attività;
un Comitato Tecnico-Scientifico, nominato dalla rete dei Centri Provincia.li
degli Adulti, composto da dirigenti dei CPIA, docenti e formatori esperti
delle istituzioni scolastiche e formative coinvolte e da un rappresentante di
Regione Lombardia e USR Lombardia, che avrà il compito di strutturare il
modello di raccordo tra primo livello e sistema di istruzione e formazione
professionale.
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
Milano, 04 agosto 2016
L’AssessOre allTstruzione, Formazione e Lavoro di Reâone Lombardia
Valentina Aprea
Il Direttore dellUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Delia Campanelli
La Presidente pro-tempore della Rete Coordinamento Generale dei Centri per
l’Istruzione degli Adulti della Lombardia
Lorella Finotti
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MIUR.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE (U) . 0013443.08-08-2016
RegioneLombardia
PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA, UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE PER LA LOMBARDIA E RETE GENERALE COORDINAMENTO
CENTRI PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI LOMBARDIA PER L’AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA E L’AVVIO Dl PERCORSI SPERIMENTALI Dl
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA LOTTA ALLA
DISPERSIONE SCOLASTICA E L’INNALZAMENTO DEI LIVELLI Dl ISTRUZIONE
DEI GIOVANI
Premesso che:
— le parti sottoscrittici del presente accordo concordano sulla necessità di
rispondere ai profondi ,cambiamenti sociali, economici e professionali
Ches hanno segnato la realtà del nostro territorio, attraverso le amoni di
seguito delineate e finalizzate perseguire l’obiettivo di inclusione
sociale attraverso l’acquisizione, da parte di soggetti esclusi dai percorsi
scolastici ordinari, di conoscenze, abilità e competenze capitalizzabili e
-spendibili nel percorso di vita con particolare attenzione.
all’innalzamento dei livelli di istruione e alla promozione
dell’inserimento nel mondo del lavoro;
il progressivo incremento e 1a manutenzione delle competenze
possedute dalla popolazione. determina un effetto moltiplicativo che
concorre al benessere civico e sociale ed eleva la probabilità di accesso,
permanenza e progressione nel mondo del lavoro;
di fatto 1a permeabilità, la trasparenze e l’integrazione tra il mondo del
lavoro ed il sistema di, istruzione e formazione, attraverso forme di
partenariato pubblico-privato, favorisce 10 sviluppo di tali competenze e
consente ai cittadini di e agire efficacemente in una realtà
sociale, economica e culturale sempre più complessa;
l’offerta dei percorsi di apprendimento gestiti con modalità sistemica e
flessibile è volta a promuovere l’acquisizione della qualifica e
l’inserimento lavorativo di giovani adulü a rischio dispersione}
il Centro per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), in quanto- rete territoriale di
servizio, è soggetto pubblico di • riferimento istituzionale stabile,
strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzanone di azioni
formative rivolte a giovani adulti (ai sensi del DPR 263/2012), con
particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, per favorire
l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle
competenze chiave per l’apprendimento. permanente;
Considerato che:
Regione Lombardia promuove il raccordo del sistema di istruzione e
formazione professionale con listruzione, lïmiversità e il tessuto
produttivo e territoriale di riferimento e riconosce il valore del
Uffi,ClO
Scolastico
per la
Lombardia
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ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
partenariato territoriale sostenendo la costituzione di reti tra sistema
educativo e sistema economico;
con la recente approvazione della Legge Regionale n.30 del 5 ottobre
2015 “Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di
istruzione, formazione e lavoro in Lombardia”, la Regione ha
ulteriormente ribadito la necessità di “integrazione tra scuola e lavoro,
caratterizzata da periodi di formazione in aula e di apprendimento
attraverso il lavoro” come “metodologia privilegiata per assicurare
l’acquisizione di competenze generali e tecnico-professionali, spendibili
nel mercato del lavoro e per il pieno sviluppo della persona”;
— le DGR n. 4872/2016 e 5354/2016 hanno definito la programmazione
degli interventi per l’attuazione del sistema duale lombardo, prevedendo
l’avvio di misure per il potenziamento dell’alternaua scuola-lavoro nei
percorsi regionali di Istruzione e Formaione Professionale (IeFP), tra cui
rientra l’avvio di percorsi per il contrasto alla dispersione scolastica e
formativa;
il DPR 263/2012 e le successive linee guida approvate con Decreto
Interministeriale n. 189 del 24 marzo 2015 ridefiniscono l’assetto
organizzativo e didattico dell’istruzione degli adulti mettendo in rilievo la
flessibilità dei percorsi, la valorizzaione ed il riconoscimento dei crediti
formali, non formali ed informali e 1a necessità di stipulare patti
formativi individualizzati;
Richiamati:
l’art. 3 della Costituzione Italiana;
1a legge 15 marzo 1997, n.59 “Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per 1a riforma della
pubblica amministrazione e per la semplificazione arnministrativa”;
il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” , articoli 138 e
139 recanti deleghe in materia di istruzione scolastica;
il DPR 28 ottobre 2012, n.263 “Regolamento recante norme generali per
1a ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione
per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma
4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e in particolare
l’articolo 2, comma 5 riferito all’ampliamento dell’offerta formativa per i
CPIA;
il Decreto Interministeriale n. 189 del 24 marzo 2015 “Linee Guida per il
passaggio a nuovo ordinamento a sostegno della autonomia
organizzativa e didattica dei CPIA”;
— il DPR 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge
15 marzo 1997, n. 59”, articolo 7, relativo agli Accordi di Rete tra
scuole;
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
1a legge 28 giugno 2012, n.92 “Disposizioni in materia di riforma del
mercato del lavoro in una prospettiva di crescita», articolo 4, comma 55
relativo alla riforma del mercato del lavoro;
le Intese tra Govemo, ed Enti locali del 20 dicembre 2012 e del
13 novembre 2014 relative alle politiche per l’apprendimento
permanente e alla promozione di Reti territoriali;
— il Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme
generali e dei livelli esseniali delle prestazioni per l’individuazione e
validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard
minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle
competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28
giugno 2012, n. 92”;
il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n.81 “Disciplina organica dei
contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a
norma dell’articolo 1, comma 7, della legge IO dicembre 2014, n. 183”,
articolo 46, relativo agli standard professionali e formativi e alla
certificazione delle competenze;
1a legge Regionale 5 ottobre 2015, n.30 “Qualità, innovazione ed
internaziona.lizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in
Lombardia”
le parti:
Regione Lombardia, con sede in Piazza Città di Lombardia 1, Milano,
rappresentata dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro
Valentina Aprea
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, con sede in Via Pola 1 1,
Milano, rappresentato dal Direttore Generale Delia Campanelli
La Rete Generale Coordinamento Centri per l\struzione degli Adulti
Lombardia, rappresentata dalla Presidente pro-tempore Lorella Finotti
Stipulano il seguente Protocollo di Intesa
Articolo 1- Premessa
Le premesse di cui sopra e i dispositivi normativi richiamati, ancorchè non
materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del
Protocollo stesso.
Articolo 2- Finalità e destinatari
Il presente Accordo ha 10 scopo di favorire il conseguimento di una qualifica
professionale attraverso il raccordo tra i percorsi di primo livello erogati dai
Centri per l’Istruzione degli Adulti e l’istruzione e la formazione professionale
(IeFP), nel rispetto dei criteri e dei principi direttivi stabiliti in sede di
Conferenza unificata, fermo restando le competenze della Regione e dell’Ufficio
Scolastico Regionale in materia.
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
Destinatari del presente accordo sono giovani a rischio dispersione, con età
compresa tra i 15 e i 25 anni, iscritti presso uno dei punti di erogazione della
rete regionale dei Centri per I ‘Istruzione degli Adulti.
Articolo 3- Oggetto
Allo scopo di raggiungere la finalità di cui sopra i sottoscrittori del presente
accordo intendono prevedere, nell’ambito di quanto previsto dalle rnisure per
l’attuazione del sistema duale lombardo di cui alle D.G.R. 4872/2016 e
5354/2016, l’avvio di percorsi sperimentali per l’acquisizione della qualifica
professionale a partire dall’ a.s. 2016/2017.
L’offerta formativa sarà strutturata nel modo seguente:
– un primo anno di iscrizione presso le sedi formative dei CPIA, da
realizzare anche in alternanza,
finalizzato prioritariamente
all’acquisizione delle competenze di base dell’istruzione professionale.
Le attività formative saranno integrate da attività laboratoriali per
l’acquisizione degli OSA tecnico-professionali della IeFP, erogate da enti di
formazione selezionati con apposita manifestazione di interesse e accreditati
alla sezione A dell’albo degli enti accreditati ai servizi di istruzione e
formazione professionale di Regione Lombardia;
– una successiva presa in carico da parte delle istituzioni formative per la
prosecuzione del percorsô, strutturato in moduli formativi individualizzati,
finalizzato al conseguimento della qualifica professionale.
L’articolazione dell\ntero percorso formativo verrà definita, sia in termini
metodologici sia di durata, sulla base delle competenze di ciascun giovane,
favorendo i diversi processi di certificazione delle competenze e di
riconoscimento dei crediti.
Il bilancio di competenze verrà effettuato dalle istituzioni
scolastiche e formative; al fine della strutturazione del patto formativo
individuale, un formatore delle istituzioni formative coinvolte entrerà a far
parte della Commissione Mista prevista dall’art. 5 c.2 DPR 263/2012.
In coerenza con le disposizioni per la rea.lizzazione del sistema duale, i percorsi
modulari per 1a qualifica dovranno garantire una quota di alternanza scuola-
lavoro pari ad almeno 400 ore o, in alternativa, al 50% della durata del
percorso prevista.
Ai fini dell’attivazione della sperimentazione:
Regione Lombardia:
• indirà apposita manifestazione di interesse per la selezione delle
istituzioni formative da coinvolgere nella realizzazione dei percorsi
sperimentali per l’acquisizione della qualifica professionale,
valorizzando i soggetti che hanno già avuto esperienze di collaborazione
con i CPIA;
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
• valorizzerà, secondo la normativa vigente, le competenze acquisite da
parte degli utenti CPIA ai fini della strutturazione del percorso
sperimentale;
la rete generale coordinamento CPIA Lombardia:

individuerà gli allievi da inserire nei percorsi, garantendo a loro favore,
attraverso i singoli centri, l’attività di orientamento finalizzata al
sostegno della scelta relativa al percorso formativo da seguire;
metterà a punto, mediante un apposito gruppo di ricerca,
sperimentazione e sviluppo (di seguito “Comitato Tecnico-Scientifico”), il
modello di innovazione didattica attraverso il raccordo tra primo livello
e sistema di istruzione e formazione professionale;
IUSR Lombardia:
• coordinerà l’attività di monitoraggio e valutazione dei suddetti percorsi
sperimentali attraverso un apposito gruppo tecnico (di seguito “Cabina
di Regia”)
• garantirà specifiche attività formative a supporto della sperimentazione
anche attraverso 1a della ricerca-azione.
Articolo 4- Durata
Il presente accordo ha una durata di tre anni, a partire dall’anno formativo
2016/2017, al fine di consentire all’utenza coinvolta l’acquisizione della
qualifica professionale e 1a valutazione finale del modello di sperimentazione
da parte della Cabina di Regia.
Articolo 5- Organi
Al fine di verificare la realizzazione degli obiettivi condivisi vengono costituiti:
una Cabina di Regia, nominata da USR Lombardia e composta da almeno
un membro per ciascun firmatario e per ciascuna istituzione formativa
successivamente individuata, che avrà il compito di monitoraggio e
valutazione delle attività;
un Comitato Tecnico-Scientifico, nominato dalla rete dei Centri Provincia.li
degli Adulti, composto da dirigenti dei CPIA, docenti e formatori esperti
delle istituzioni scolastiche e formative coinvolte e da un rappresentante di
Regione Lombardia e USR Lombardia, che avrà il compito di strutturare il
modello di raccordo tra primo livello e sistema di istruzione e formazione
professionale.
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Ufficio
Scolastico
per la
Lombardia
RegioneLombardia
Milano, 04 agosto 2016
L’AssessOre allTstruzione, Formazione e Lavoro di Reâone Lombardia
Valentina Aprea
Il Direttore dellUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Delia Campanelli
La Presidente pro-tempore della Rete Coordinamento Generale dei Centri per
l’Istruzione degli Adulti della Lombardia
Lorella Finotti