Ptof 2016/19 attualizzazione 2016-01-15

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CPIA MONZA-BRIANZA

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO 2016/19

PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo della scuola e dove si evidenziano in modo coerente e coeso le scelte culturali, didattiche ed organizzative dell’istituto. Esso definisce ed illustra l’identità del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Monza-Brianza, in un’ottica pienamente integrata e finalizzata al successo formativo dei corsisti.

Il CPIA costituisce una tipologia di istituzione scolastica autonoma, dotata di un proprio assetto didattico e organizzativo, articolata in reti territoriali di servizio.

Il Centro amplia l’offerta formativa nell’ambito della propria autonomia, nei limiti delle risorse allo scopo disponibili secondo quanto previsto dal D.P.R. 275/1999.

Breve storia

Dalle “150 ore” ai CTP e ai CPIA: Nel 1997 con l’OM n° 455 venivano istituiti i CTP (Centri Territoriali Permanenti) che univano in un’unica organizzazione corsi di alfabetizzazione e corsi di Licenza media. Nel corso di questi anni i CTP si sono arricchiti di corsi brevi finalizzati all’arricchimento culturale e all’alfabetizzazione funzionale (corsi di lingua straniera e corsi di informatica) e hanno coinvolto migliaia di adulti.

I CTP sostituivano i percorsi delle 150 ore nati negli anni ’70, raccogliendo ed integrando le esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi sperimentali per lavoratori e coordinando l’offerta nel campo dell’educazione in età adulta.
La mancanza di autonomia di queste istituzioni, che dipendevano da un altro istituto, ha rappresentato da sempre un limite alla loro crescita.

Con il 1 settembre 2014, dopo un lungo iter legislativo, sono diventate operative le nuove istituzioni scolastiche: i CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti).

La grande novità sta nel fatto che queste realtà scolastiche sono autonome, con una propria segreteria, un dirigente, un proprio organico ed i relativi organi collegiali. In questa nuova esperienza sono coinvolte a pieno titolo anche le scuole secondarie di secondo grado serali che dovranno lavorare a stretto contatto con i CPIA.

Situazione socio-culturale del territorio di Monza-Brianza

Il territorio di Monza Brianza comprende 55 Comuni, si estende per 405,49 km2 ed è la terza provincia più piccola d’Italia, ma la seconda, dopo Napoli, come densità di popolazione. Quest’ultima è concentrata tra i comuni di Cesano Maderno, Seregno, Desio, Lissone e Monza.

Ha una popolazione di oltre 840.000 abitanti oltre il 7% dei quali di origine straniera (gli stranieri residenti sono oltre 74.000 “dati ISTAT 2013).

Il tessuto produttivo della provincia è molto diversificato a seconda della distribuzione territoriale.
Le attività industriali sono assai diffuse e ramificate; prevale la piccola e media impresa ed è alquanto solida la vocazione artigianale.

Il livello di istruzione della popolazione presenta numerose criticità: più di 1/3, cioè più di 300.000 persone, non possiede alcun titolo di studio o ha concluso solo la scuola dell’obbligo; il numero dei diplomati è di 259.000 e i laureati sono poco più di 86.000.

STRUTTURA DEL CENTRO

Dal punto di vista amministrativo, il CPIA si articola in una sede centrale (unità amministrativa), in 4 punti di erogazione principali (ex CTP), una sede carceraria e in numerose sedi periferiche dove si svolgono i seguenti percorsi:

• alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana;
• primo livello, primo periodo didattico (ex Licenza Media);
• primo livello, secondo periodo didattico, finalizzato al conseguimento della certificazione dell’obbligo di istruzione o al rilascio di competenze legate al pieno esercizio della cittadinanza attiva.
• Percorsi integrati con la scuola secondaria di secondo grado serale.

Il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) di Monza e Brianza nasce il 1/9/2014. E’ una istituzione scolastica autonoma chiamata ad operare su tutto ilterritorio della provincia.

La SEDE AMMINISTRATIVA si trova a Monza via Grigna, 13;
le SEDI SCOLASTICHE ASSOCIATE sono i quattro ex CTP (OM 455/1997) della provincia:

• Desio P.za Nenni 1
• Arcore c/o IC “Via Monginevro” Via Edison,17
• Limbiate c/o IC “L. Da Vinci” Via L. Da Vinci, 73
• Monza (con annessa sede carceraria) c/o IC “Confalonieri” Via San Martino, 4

RISORSE
(fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):

Risorse strutturali:

• Monza: sede amministrativa con uffici di segreteria e ufficio del Dirigente scolastico In via Grigna 13, Monza, presso il palazzo della Provincia di Monza e Brianza;
• Monza: punto di erogazione del servizio in Via S. Martino 4 con una segreteria,1 aula propria, 3 aule proprie utilizzabili in fascia antimeridiana, 8 aule in condivisione con l’IC Confalonieri e un laboratorio di informatica;
o Monza: (annessa) sede carceraria in via San Quirico 6, con un’aula docenti, 5 aule proprie, aule e locali in condivisione con l’I.I.S. Mosè Bianchi e altri enti formatori.
o Monza sedi periferiche: Lissone e Brugherio
• Arcore: punto di erogazione in via Edison 17, dotata di una segreteria, una biblioteca, di 1 aula didattica (max 12 posti) fino alle ore 18.00 e di altre 2 aule didattiche dopo tale orario;
o Arcore: sedi periferiche di Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Carnate, Cavenago Brianza + Cascina Sofia, Concorezzo, Mezzago, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vaprio d’Adda, Vimercate.
• Limbiate: punto di erogazione in via Leonardo da Vinci 73, dotata di 1 locale adibito a ufficio senza connessione internet, 3 aule didattiche;
o Limbiate: sedi periferiche di Solaro, Garbagnate, Baranzate; Cesate, Bollate, Garbagnate comunità terapeutica Dianova.
• Desio: punto di erogazione in P.zza Nenni 1 dotato di 5 aule didattiche, 1 segreteria e 1 laboratorio di informatica;
o Desio sedi periferiche: Meda, Bovisio Masciago, Barlassina, Nova Milanese.

Risorse economiche:

• Contributi ministeriali ex 440
• Contributi per il funzionamento dell’istituzione scolastica
• Contributi Fondo dell’Istituzione scolastica
• Contributi Enti locali
• Contributi derivanti dalle iscrizioni ai corsi di alfabetizzazione funzionale, ai corsi di alfabetizzazione linguistica, ai corsi di primo livello primo periodo, ai corsi di primo livello secondo periodo;
• Contributi derivanti da progetti specifici:
o Fondi Europei
o Test prefettura

o Corsi di Educazione Civica (Accordo di Integrazione)
o Esami di certificazione Cils (Università per stranieri di Siena)

Risorse umane interne:

Il CPIA ha la seguente dotazione organica:
• 1 Dirigente scolastico;
• 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA)
• personale docente composto da 55 unità di cui sei posti assegnati (4 docenti di alfabetizzazione e 2 di Lic. Media) per il potenziamento dell’offerta formativa e così suddivise:
o 24 docenti di alfabetizzazione
o 31 docenti di Licenza Media di cui:
 11 docenti di lettere;
 7 docenti di matematica;
 8 docenti, di cui almeno 5 di lingua inglese e almeno 2 di lingua francese;
 1 docente di scienze motorie;
 4 docenti di ed. tecnica (per informatica), tra cui un animatore digitale;
• Personale ata:
o 8 assistenti amministrativi (al fine di garantire il servizio su base territoriale e il funzionamento della istituzione scolastica nella sua interezza, attraverso gli uffici della sede amministrativa);
o 11 collaboratori scolastici;
Nell’ambito del personale è istituito:
• a livello organizzativo, è istituita la figura del coordinatore di punto di erogazione (a Monza la funzione è divisa tra due docenti);
• tra i posti assegnati per il potenziamento un posto di docente della classe di concorso A033 è utilizzato per l’esonero del primo collaboratore del dirigente e due posti di insegnamento scuola primaria per gli esoneri parziali degli altri collaboratori del dirigente, ovvero delle figure di sistema;
• sono istituiti dipartimenti per aree funzionali, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali.
• è costituito un comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 87-88/10 ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso. L’individuazione delle persone che ne faranno parte è rinviata ad un momento successivo e dovrà tener conto della necessità di includere soggetti esterni;
• le indicazioni e le finalità nazionali e dell’Unione Europea in materia di educazione permanente, si incontrano nel nodo scolastico istituzionale del CPIA, chiamato ad operare su più sedi dislocate in un vasto territorio (tutta la provincia di Monza e Brianza);
• l’innovazione e l’aggiornamento dei docenti è da considerare elemento determinate alla realizzazione delle proposte didattico-educative del CPIA. In particolare, le attività di aggiornamento saranno focalizzate sui seguenti ambiti:
o la rete territoriale di servizio;
o l’attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti;
o la commissione per la definizione del Patto formativo individuale;
o la progettazione per unità di apprendimento;
o l’attivazione di procedure e condizioni per la fruizione a distanza;
o l’attivazione di misure di sistema finalizzate ad apportare i necessari adattamenti organizzativi negli istituti di prevenzione e pena.

Risorse umane esterne:

Poiché il personale docente del CPIA non è sufficiente a soddisfare le numerose richieste di formazione, molti corsi sono affidati a insegnanti esterni, con solida esperienza nel settore dell’educazione degli adulti. Questo personale è individuato attraverso un bando pubblico e selezionato da una apposita commissione.

Convenzioni e protocolli in atto:

Il CPIA collabora non solo con Istituzioni Scolastiche per mezzo di Accordi di Rete, ma anche con:
• Enti di formazione professionale;
• Enti locali;
• Servizi sociali;
• Prefettura;
• Associazioni di volontariato e professionali;
• Realtà produttive del territorio;
attraverso convenzioni e inoltre stipula Intese contrattuali con associazioni e privati che realizzino collaborazioni e progetti di formazione. (vedi allegati)

Commissione Patti Formativi (Accordo con le scuole superiori con corsi serali per il riconoscimento dei crediti)

Presso il CPIA Monza e Brianza ha sede la Commissione per il riconoscimento dei crediti e per la predisposizione del Patto formativo individuale.
Il funzionamento della Commissione è regolato da un apposito accordo di rete tra il CPIA e le Istituzioni scolastiche che erogano percorsi di secondo livello, sottoscritto nel settembre 2015. Nell’accordo di rete del CPIA di Monza con i 9 Istituti Superiori del territorio con corsi serali, si istituisce una Commissione unica con il compito di redigere il Patto formativo individuale, riconoscere e certificare le competenze acquisite dal corsista nei diversi ambiti formali, informali e non formali al fine di predisporre un piano personalizzato di studi che consenta di raggiungere il pieno successo formativo.
Sul nostro territorio sono state attivate per 9 anni sperimentazioni che hanno, in qualche modo, anticipato la riforma dei percorsi serali attraverso un primo “Rientro in formazione” che corrisponde, in buona parte, al secondo periodo del primo livello.

DIDATTICA

Finalità generali: (finalità della legge e compiti delle scuole)

Gli obiettivi sono stabiliti dal DPR 263/12 e dalle linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento della istruzione degli adulti (GU 2015-06-08); nello specifico, lo scopo principale del Cpia Monza è quello di elevare il livello di istruzione della popolazione adulta così come indicato dalle Raccomandazioni Europee di Lisbona 2000. L’Italia e quindi anche il nostro territorio è in una situazione di emergenza alfabetica siamo agli ultimi posti nelle indagini OCSE per competenze linguistiche e matematiche. Una scuola come il CPIA dedicata agli adulti ha il compito di intervenire su queste criticità per cercare di colmare l’enorme distanza con i paesi europei come la Francia, la Germania, la Gran Bretagna che da anni operano e investono in questo settore strategico per il rilancio economico. Questa istituzione ha il compito di occuparsi soprattutto delle fasce deboli della popolazione, coloro che dal punto di vista delle competenze di cittadinanza sono più fragili. I cittadini possono ora vedersi certificare competenze acquisite in ambito lavorativo e non e ricostruire i loro percorsi attraverso l’introduzione di un libretto personale che riporterà tutto quanto hanno appreso in ambito formale, informale e non formale. Libretto che li accompagnerà nel loro percorso lavorativo o nella eventualità che debbano procedere ad una riqualificazione professionale. Il Cpia svolgerà anche un lavoro di orientamento a sostegno delle scelte personali di lavoro e di studio.

Obiettivi didattici: (obiettivi d’indirizzo a cui è attribuita priorità)

• alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea;
• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
• azioni didattiche e di aggiornamento, che consentano il consolidamento e il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale, anche in raccordo con gli istituti superiori serali, mediante lo strumento dell’accordo di rete;
• azioni didattiche e scelte organizzative, ivi compresa la flessibilità oraria, finalizzate al contrasto della dispersione scolastica;
• azioni finalizzate al miglioramento, consolidamento e all’ampliamento dell’offerta formativa rivolta agli adulti (corsi serali e sezioni carcerarie) anche attraverso la valorizzazione delle competenze formali, non formali e informali;
• azioni finalizzate a promuovere la cultura della qualità attraverso la formazione del personale;
• azioni di formazione-aggiornamento rivolti al personale docente e ATA che consentano, nel triennio, la realizzazione dei piani di digitalizzazione della scuola;
• elementi di valorizzazione della componente alunni, sia in termini di partecipazione democratica sia in termini di considerazione del merito degli alunni stessi;
• azioni di arricchimento dell’offerta formativa in convenzione con gli enti locali;
• azioni finalizzate al miglioramento della capacità progettuale del nostro Istituto;
• azioni finalizzate all’incremento del senso di appartenenza dei nostri studenti;
• scelte finalizzate a promuovere la comunità dei docenti come comunità di pratiche;
• azioni finalizzate alla conoscenza e consapevolezza relative alle procedure sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, messe in atto dalla scuola e riproducibili in ambito quotidiano.

Utenti:

• adulti italiani
• adulti stranieri
• minori (dai 16 anni) stranieri e italiani

A seguito di accordi specifici tra Regioni e Uffici Scolastici Regionali, nei limiti dell’organico assegnato e in presenza di particolari e motivate esigenze, possono iscriversi al CPIA anche coloro che hanno compiuto il quindicesimo anno di età (DPR 263/2012, art. 3 c.2)”. Al riguardo, si precisa che “le particolari e motivate esigenze”, fermo restando l’autonomia delle istituzioni scolastiche e dei CPIA, vanno individuate nel rispetto delle norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione (DM 139/2007) e sul diritto dovere all’istruzione e alla formazione. In merito, si sottolinea la necessità di evitare l’individuazione di tipologie precostituite (come ad esempio alunni che manifestano difficoltà comportamentali e/o si trovano in condizioni di disagio sociale o di ritardo scolastico, etc. (MIUR circ. n° 6 del 27/02/2015).

OFFERTA FORMATIVA

In base a quanto stabilito dal DPR 263 del 29/10/2012 e dall’atto d’indirizzo del dirigente scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa ex art.1, comma 14, legge n.107/2015. Il CPIA offre:

Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana destinati ad adulti e giovani stranieri, finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento della conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo. Il certificato di conoscenza della lingua italiana a livello A2 è utile per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo (DM 4/6/2010 art. 2 c.1). Il CPIA, inoltre, è sede di esami per la certificazione CILS (Certificazione Italiano come Lingua Straniera dell’Università per stranieri di Siena).
I corsi di lingua italiana sono suddivisi in livelli di competenza linguistica (A pre1, A1, A2 e B1). Il criterio di ammissione ad un livello è stabilito da un test d’ingresso. I corsi modulari hanno durata differente a seconda dei livelli e dei crediti riconosciuti. La frequenza può essere da uno fino a cinque giorni alla settimana.
Per il corsista dichiarato “analfabeta funzionale”, si prevede, come suggerito da indicazioni ministeriali, una prova suppletiva di interazione orale, che integra la prevista prova scritta e supplisce ovvero sostituisce quella di interazione scritta, per ottenere il conseguimento di un titolo attestante il livello A2 delle sole competenze orali.

Corsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana in accordo con le associazioni volontarie del territorio direttamente monitorate e certificate da CPIA

Corsi di primo livello, primo periodo didattico, finalizzati al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo d’istruzione (ex licenza media). Il percorso (ex “scuola media”) prevede un orario complessivo di 400 ore, comprese fino a un massimo di 40 ore di accoglienza e orientamento. In assenza di certificazione conclusiva della scuola primaria, l’orario complessivo può essere incrementato fino a un massimo di ulteriori 200 ore, in relazione alle conoscenze possedute dallo studente. In ogni punto di erogazione, dove sussistano le condizioni, i percorsi saranno organizzati in moduli e per livelli.

Corsi di alfabetizzazione informatica a integrazione di corsi di lingua italiana per studenti stranieri o di riqualificazione professionale.

Test di conoscenza della lingua italiana per gli utenti che abbiano fatto richiesta del permesso di soggiorno di lunga durata (livello A2) e corsi di educazione civica per stranieri, in accordo con la Prefettura, presso le sedi scolastiche associate del CPIA.

Corsi di alfabetizzazione funzionale finalizzati al raggiungimento delle competenze chiave per poter esercitare pienamente la “cittadinanza attiva”, collocati nel secondo periodo del primo livello allo scopo di conseguire anche le competenze previste dall’obbligo di istruzione (i docenti interni di questi corsi impegneranno solo una parte del proprio orario di servizio):

• Corsi di lingue comunitarie;
• Corsi di italiano L2 (corsi B2; C1; C2);
• Corsi di Informatica;
• Corsi di approfondimento di tematiche culturali;

Percorsi integrati con le scuole superiori di primo periodo, secondo livello. La loro articolazione rientrerà nell’accordo di rete o in accordi bilaterali. Fino all’anno 2014/15 e per i precedenti 7 anni, è stata attuata una sperimentazione (precedentemente nota come “monoennio”) che ha permesso alle scuole superiori prive del primo biennio di organizzare con il CPIA, il primo periodo del secondo livello. Tale sperimentazione ha visto la somministrazione delle materie trasversali (Italiano, Matematica, Inglese, Francese, Informatica, Fisica, Storia, Geografia) da parte dei docenti del CPIA, mentre le materie d’indirizzo (Scienze integrate, Economia Aziendale, Diritto, Chimica) sono state condotte dai docenti delle scuole superiori al di fuori del loro orario di servizio. Innestandosi su questo modello, di verificata efficacia, saranno costruiti i percorsi di cui sopra, previo bilancio delle competenze e redazione del patto formativo individuale ai sensi del DPR 263/12.

Ampliamento dell’offerta formativa. Il CPIA organizza o partecipa a progetti finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa.

Progetti Fondi Europei. Il CPIA ha organizzato corsi di alfabetizzazione FEI progetto ‘Vivere in Italia’ in tutta la provincia e proseguirà, se possibile, progetti simili.

ATTIVITÀ E METODOLOGIA DIDATTICA

Accoglienza dell’utenza dei corsi di italiano L2:
• Ascolto dei bisogni formativi dei corsisti
• Esplicitare le modalità di organizzazione del corso (finalità, tempi, struttura, strumenti e costi)
• Attuare tutte le procedure previste: colloquio e somministrazione delle prove d’ingresso
• Orientamento/posizionamento
• Offrire uno spazio per il recupero/potenziamento
• Predisporre Patti Formativi Individualizzati

Accoglienza/posizionamento nei corsi di primo livello, primo periodo didattico sperimentali:

• colloquio iniziale e ascolto dei bisogni formativi dei corsisti;
• attivazione di un modulo propedeutico didattico e di osservazione;
• riconoscimento dei crediti;
• Patto formativo con l’individuazione del Percorso Didattico Personalizzato anche attraverso formazione a distanza;
• Creazione e organizzazione dei gruppi di livello;
• Ricollocamento (fine dicembre e primi di marzo);
• Orientamento (gennaio, febbraio);
• Predisporre Patti Formativi Individualizzati;

Gruppi di livello:

I gruppi di livello sono formati sulla base, delle osservazioni durante il modulo propedeutico, dei risultati dei test per l’accertamento delle competenze (attraverso attività e prove inter-disciplinari, griglie di osservazione, etc.) nell’asse dei linguaggi e in quello matematico-tecnologico-scientifico.
Laddove sussistano problematiche particolari, legate alla tipologia di utenza e/o al contesto territoriale, si procederà ad una introduzione graduale delle novità didattico- organizzative previste dalla riforma.
Terminata questa prima fase si concorderà con ogni singolo studente un percorso personalizzato e si sottoscriverà il Patto Formativo Individuale.
Le attività proposte sono collocate al mattino, al pomeriggio o alla sera (con conclusione entro le ore 22.00).

Il CPIA prevede di:

• offrire attività di accoglienza e orientamento finalizzate alla definizione del Patto formativo individuale (max 10% del monte ore complessivo)
• realizzare, ove è possibile, un’offerta formativa strutturata per livelli di apprendimento e quindi suddividere gli utenti in gruppi di livello
• proporre prove utili ad accertare il livello di conoscenze, abilità e competenze possedute
• riconoscere i crediti maturati dagli iscritti
• personalizzare il percorso di studio, anche per quanto concerne la scansione in anni scolastici, e definirlo nel Patto formativo individuale
• offrire percorsi progettati per UdA (unità di apprendimento), intese come insiemi autonomamente significativi di conoscenze, abilità e competenze. Le lezioni sono articolate/strutturate in unità di apprendimento di durata variabile. I percorsi di durata annuale sono suddivisi in più periodi didattici.

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

Il Cpia rilascia:

• Attestato di lingua italiana di livello A1
• Attestato di lingua italiana di livello A2
• Attestato di lingua italiana di livello B1
• Diploma di licenza media
• Certificazione delle competenze previste dall’obbligo d’istruzione
• Attestazioni delle competenze acquisite (per i corsi di ampliamento dell’offerta formativa)
• Attestazioni di frequenza

Valutazione

La valutazione è definita sulla base del Patto Formativo individuale, in modo da accertare le competenze dello studente, in relazione ai risultati attesi a fine periodo.
Al termine di ciascun periodo didattico verrà rilasciata una attestazione, che costituisce condizione di accesso al periodo didattico successivo. Questa nuova modalità sarà applicata per i percorsi sperimentali previsti dal presente POF. Per l’ammissione agli esami di Stato si riporta quanto previsto dal DPR 263 del 29/10/2012 (art. 6 c.4):
“L’ammissione all’esame di Stato di cui al comma 3 (= ex licenza media) è disposta dai docenti del gruppo di livello …, previo accertamento dell’effettivo svolgimento da parte dell’adulto del percorso personalizzato definito sulla base del Patto formativo individuale…, fermo restando che non possono essere ammessi agli esami gli adulti che non hanno frequentato, per documentati motivi, almeno il 70% del percorso ivi previsto”. (vedi Patto Formativo Personalizzato).

Iscrizioni

Le iscrizioni ai corsi di Italiano per cittadini stranieri e di licenza Media sono aperte tutto l’anno, mentre ai corsi per le competenze di cittadinanza (AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA) si terranno a partire dal mese di settembre.

Chi si iscrive ai corsi del CPIA è tenuto a versare una quota d’iscrizione di EUR 20.- a copertura dei costi assicurativi, didattici e amministrativi.
I corsi di ampliamento dell’offerta formativa, assai diversi tra loro per tipologia e durata, disegnati da apposita commissione, prevedono il versamento di una quota aggiuntiva la cui entità dipende dalle necessità didattiche e organizzative dei corsi stessi

SEZIONE CARCERARIA

PREMESSA

Per la specificità del contesto e la particolarità dell’utenza, il CPIA/sede carceraria, pur mantenendo sul piano della didattica e dell’organizzazione un collegamento sostanziale con il CPIA Monza e Brianza, assume una configurazione autonoma nella relazione con l’Amministrazione Penitenziaria (1).
La progettazione di un intervento formativo all’interno del penitenziario deve tener conto che:
• lo stato di stress sia per i detenuti sia per gli operatori è forte;
• esistono difficoltà di coordinamento/programmazione con tutte le componenti dell’area pedagogico- trattamentale all’interno dell’istituto;
• l’elevato turnover delle Case Circondariali rende difficile il completamento di percorsi scolastici strutturati in modo tradizionale (2);
• l’adozione di contenuti simili a quelli curricolari non sempre riesce a suscitare interessi reali in soggetti adulti con percorsi esistenziali spesso caratterizzati da insuccessi scolastici(3;
• sono presenti anche adulti in condizione di analfabetismo strumentale, a causa di mancata scolarizzazione e/o provenienti da ambienti socio-economici deprivati. La scuola deve farsi carico di un percorso di educazione/formazione culturale di base, prima che di apprendimento;
• manca la possibilità di attuare la fruizione a distanza di una parte del percorso concordato con lo studente;
• mancano le attrezzature informatiche e le infrastrutture per “lo sviluppo delle competenze digitali” degli studenti ristretti, indispensabili per il loro reinserimento sociale e lavorativo e per “il potenziamento delle metodologie laboratoriali” (5);
• in generale, l’assenza di dotazioni tecnologiche, di materiale multimediale e di libri scolastici recenti e aggiornati a disposizione degli studenti rende difficile sia offrire metodi di insegnamento “al passo con i tempi”, in grado di incuriosire e motivare, sia “valorizzare percorsi formativi individualizzati” (6) attraverso l‘adozione di strategie proprie dell’autoformazione assistita anche con l’ausilio di strumenti informatici.

1 Come previsto dall’art.3 c.6 del Decreto Interministeriale MIUR-MEF del 12 marzo 2015 – recante le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei CPIA.
2 Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari” del 23/10/2012
3 Idem
4 Come previsto nel DPR 263 del 29/10/2012, art. 9
5 Tra gli obiettivi formativi prioritari previsti dalla legge 107/2015, art. 1, comma 7

Riferimenti normativi riguardanti le specificità del sistema penitenziario

L’Ordinamento Penitenziario, in base all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana, prevede che la pena detentiva abbia funzione rieducativa e di reinserimento sociale.
Le leggi che principalmente definiscono la particolare identità della scuola in carcere sono:

• LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà e successive modifiche e integrazioni.
• Art. 19 riconosce l’importanza dell’istruzione nel programma di trattamento rieducativo del condannato.
• Circolare Ministeriale 253/93 – Corsi di scuola media ed elementare presso gli istituti di prevenzione
e di pena.
• Esplicita chiaramente lo scopo degli interventi di formazione all’interno dell’istituzione:
“L’istruzione costituisce momento essenziale del processo penitenziario e consente di dare concreta attuazione al precetto costituzionale che pone la rieducazione del detenuto quale finalità e contenuto primario della sanzione penale. In questo quadro, pertanto, l’organizzazione di corsi di scuola acquista una forte valenza ai fini del loro recupero sociale e della realizzazione del diritto allo studio. La finalità precipua di detti corsi è quella di rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutano nella ridefinizione del proprio progetto di vita e nell’assunzione di responsabilità verso se stesso e la società”
• DPR 230/2000, “Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”.
• L’art. 41 promuove un’integrazione tra la direzione, il corpo dei docenti e tutte le altre agenzie formative operanti all’interno dell’istituto attraverso l’istituzione di una Commissione Didattica.
• Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari” del 23/10/2012, per l’implementazione dell’offerta educativa e formativa nelle carceri italiane per contrastare ogni forma di disagio e di discriminazione, promuovendo anche la formazione del personale, con l’eventuale apporto di esperti per la realizzazione di interventi che richiedono competenze specifiche, favorendo l’organizzazione di percorsi di istruzione e formazione modulari e flessibili, attivando rapporti di collaborazione con le Regioni ed Enti locali.
• Regole Penitenziarie Europee (EPR), adottate per la prima volta nel 1973 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in seguito modificate nel 1987 e nel 2006 (Raccomandazione R (2006)2 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle Regole Penitenziarie Europee), mirano a standardizzare le politiche penitenziarie degli Stati membri per dar vita a norme e prassi comuni. Il documento conferma gli standard contenuti nelle raccomandazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che si riferiscono a specifici aspetti della politica e della prassi penitenziaria e in particolare, per l’istruzione in carcere, le Raccomandazioni del Consiglio d’Europa No.R (89) 12, sull’attività educativa negli Istituti Penali, dove si parla di “istruzione” nella sua accezione più ampia, non necessariamente finalizzata al conseguimento di titoli di studio e certificazioni (art. 1):
“Tutti i ristretti devono avere accesso all’istruzione, che prevede l’istituzione di corsi di base, di corsi professionali, di attività creative e culturali, di corsi di educazione fisica e sport, di educazione sociale e di servizi di biblioteca”.

idem

STRUTTURA

La Casa Circondariale di Monza è un grande complesso edilizio di recente costruzione situato ai confini della città. Essa ospita una popolazione di circa 600 detenuti.
Una parte del complesso edilizio è destinata agli uffici e ai servizi (magazzini, lavanderia, bar, etc.), alla residenza degli Agenti di Polizia Penitenziaria, ai detenuti in regime di semilibertà, al personale direttivo.
Per sua stessa natura (casa circondariale) questa struttura detentiva ospita una popolazione che deve scontare pene brevi, ma ospita anche, essendo al contempo carcere giudiziario, detenuti in attesa di assolvere i vari gradi del processo; inoltre, ospita un cospicuo numero di detenuti “definitivi”.

Il detentivo maschile è diviso in sezioni che sono ripartite secondo la tipologia del reato e quindi comprendono:
• sezioni di detenuti per reati “comuni”;
• sezione a “sorveglianza speciale” (protetti), in cui la popolazione è in genere più stabile perché già in possesso della definizione della pena, di solito a scadenza medio-lunga;
• sezione C dei “collaboratori di giustizia”;
• sezione infermeria, con annesso reparto di psichiatria.

RISORSE

Risorse strutturali

Le attività scolastiche si svolgono in aule distinte per tipologia corsi e per incompatibilità detentive:
Sezioni comuni:
• 5 aule (di cui 2 per i laboratori artistici, dove è possibile lasciare materiale e manufatti)
• + altre aule e spazi in condivisione con la scuola superiore e altri enti formatori;
• è possibile utilizzare l’aula informatica dell’I.I.S. Mosè Bianchi solo una o due volte la settimana;
• è possibile utilizzare il forno elettrico, di proprietà dell’Amministrazione, per la cottura dei manufatti del laboratorio artistico (terracotta);
• la palestra da qualche anno è inagibile per cui le attività motorie e sportive si svolgono in un locale dotato di attrezzature sportive risalenti agli anni ’90 o sul campo di calcio.
• anche la sala teatro da qualche anno è inagibile ma è possibile utilizzare un locale spazioso per l’organizzazione di eventi come la mostra dei manufatti del laboratorio artistico, la festa “Musicauguri”, la rappresentazione teatrale a conclusione del percorso teatrale etc.
Sezione protetti, infermeria e sezione C:
• le lezioni si svolgono in locali all’interno delle sezioni;
nella sezione C le attività di educazione fisica si svolgono in un salone sufficientemente ampio dotato di attrezzature sportive.
Come è stato già evidenziato nella premessa, sarebbe fondamentale per una scuola “al passo con i tempi” disporre anche in carcere di aule “aumentate” dalla tecnologia (lavagne LIM) e di laboratori informatici (mobili). Sarebbe inoltre importante avere a disposizione anche gli spazi attualmente inagibili (la palestra e il teatro).

Risorse economiche

• Contributi ministeriali ex 440
• Contributi Fondo dell’Istituzione scolastica
• Finanziamenti privati: Caritas di Monza, Caritas di Brugherio, Società di San Vincenzo De Paoli, Consiglio Centrale di Monza.
• È prevista la partecipazione a bandi e progetti europei, di fondazioni etc.

Risorse umane interne

Alla Casa Circondariale sono assegnati sette docenti della dotazione organica del CPIA:
• 2 docenti di alfabetizzazione
• 5 docenti di Licenza Media (2 di lettere, 1 di lingua inglese, 1 di scienze matematiche e naturali, 1 di scienze motorie)

Risorse umane esterne

Poiché il personale docente del CPIA /sede carceraria non è in grado di soddisfare tutte le richieste di corsi extracurricolari per l’apprendimento informale, alcuni corsi di ampliamento dell’offerta formativa sono affidati a insegnanti esterni o volontari affiancati da docenti interni.

Il CPIA/sede carceraria collabora con:

• Amministrazioni comunali di Monza e Brugherio
• Caritas di Monza
• Caritas di Brugherio
• Società di San Vincenzo De Paoli – Consiglio Centrale di Monza;
• Associazione Carcere Aperto, operante all’interno della Casa Circondariale di Monza
• Scuola di musica Luigi Piseri di Brugherio
• Fondazione Clerici di Brugherio
• Associazione culturale umanitaria Zeroconfini di Monza;
• Biblioteca della Casa Circondariale, inserita nel sistema bibliotecario BrianzaBiblioteche.
Si prevede la stipulazione di convenzioni e intese contrattuali con i suddetti enti e associazioni per formalizzare una collaborazione ormai in atto da anni che ha portato una sempre maggiore apertura al territorio.

DIDATTICA

Finalità generali

La scuola in carcere condivide le finalità generali e gli obiettivi didattici stabiliti dal PTOF del CPIA Monza e Brianza, ma deve anche accogliere le indicazioni della normativa del sistema penitenziario e articolare il proprio intervento formativo in collaborazione con la Direzione dell’Amministrazione Penitenziaria, con il personale dell’area pedagogico-trattamentale (educatori, psicologi e operatori socio-sanitari) e con gli agenti della Polizia Penitenziaria.

La commissione didattica, a cui partecipano i coordinatori, si riunisce all’inizio dell’anno scolastico per pianificare tutte le attività e i corsi e a fine anno scolastico per verificare e valutare l’andamento dell’anno scolastico e tracciare le linee di indirizzo per quello successivo.

Inoltre, una volta al mese si tengono le riunioni di équipe delle sezioni pari e delle sezioni dispari, a cui partecipano il Direttore della Casa Circondariale, l’Ispettore, il Comandante, gli educatori di riferimento, oltre ai referenti delle varie aree del trattamento (istituzioni scolastiche, area sanitaria e psichiatrica, SerT, associazioni), con lo scopo di discutere dell’andamento generale delle sezioni, rilevarne le criticità e concordare insieme le possibili soluzioni.

Gli utenti

La popolazione carceraria alla quale si rivolgono le attività proposte scuola dell’obbligo si presenta estremamente eterogenea per età, scolarizzazione pregressa, gruppo etnico e paese di provenienza, tipologia del reato contestato, entità della pena e motivazione personale.

I detenuti scelgono o vengono indirizzati dagli operatori dell’area pedagogico-trattamentale verso la scuola come momento di rieducazione e di promozione della propria personalità.

OFFERTA FORMATIVA

Come nei punti erogatori del CPIA di Monza e Brianza, in base a quanto stabilito dal DPR 263 del 29/10/2012, anche la sede carceraria del CPIA di Monza offre:

• Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana
• Corsi di primo livello, primo periodo didattico, finalizzati al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo d’istruzione (ex licenza media)
• Corsi di alfabetizzazione funzionale finalizzati al raggiungimento delle competenze chiave per poter esercitare pienamente la “cittadinanza attiva”:
o Corsi di lingua inglese
o Corsi di Informatica
o Corsi di approfondimento di tematiche culturali
L’I.I.S. “Mosè Bianchi” di Monza da anni attiva il primo e secondo anno del corso di “Amministrazione, Finanza e Marketing” (ex Ragioneria) nella Casa Circondariale.
Non sono ancora in atto percorsi di primo periodo-secondo livello concordati con le scuole superiori.
Il CPIA sede carceraria prevede di realizzarli nel corso del triennio. In caso di attuazione, per ottemperare a quanto richiesto dal DPR 263 del 29/10/2012, la loro articolazione rientrerà nell’apposito accordo di rete del CPIA Monza e Brianza o in accordi bilaterali.

Ampliamento dell’offerta formativa

L’ozio, la deprivazione estetica e sensoriale, mettono l’adulto ristretto in uno stato di torpore fisico e mentale e lo priva di prospettive e fiducia nel futuro.
Il detenuto che sceglie di seguire un qualsiasi corso ha spesso come sostanziale motivazione quella di spezzare la monotonia della reclusione e di poter impegnare la mente in contenuti non collegati alla carcerazione.
La proposta di corsi extracurricolari per l’apprendimento informale riveste in questo contesto una particolare rilevanza perché offre la possibilità allo studente ristretto di sperimentare un diverso rapporto con gli altri e di valorizzare, o addirittura scoprire, delle caratteristiche o qualità personali, fornendogli la motivazione necessaria per seguire, in un secondo momento, anche percorsi di
istruzione formale e per ripensare a un proprio progetto di vita.
Per i motivi sopra esposti, anche l’intervento dell’insegnante di scienze motorie è fondamentale nel contesto carcerario perché permette all’adulto di comprendere l’importanza del movimento per il proprio benessere psico-fisico e di reagire allo stato di apatia che spesso accompagna la detenzione. L’attività sportiva di squadra, inoltre, ha un’importante valenza educativa, poiché i detenuti sono tenuti a rispettare sia le regole del gioco sia le norme basilari della convivenza civile.

Progetti

• Progetto “LO SPETTACOLO TEATRALE COME PERCORSO FORMATIVO” – laboratorio teatrale condotto da una docente esperta di drammatizzazione
• progetto “LABORATORIO ARTISTICO” di lavorazione della terracotta e del legno, tenuto da due insegnanti volontari
• progetto “LIBERI DI CANTARE” – Corso di musica corale, con la partecipazione del direttore e di membri del coro Fioccorosso di Monza (volontari)
• progetto “POESIAPERMANENTE” – intervento nelle sezioni di una docente interna per raccogliere, correggere e tradurre le poesie di detenuti italiani e stranieri, con momenti di approfondimento a piccoli gruppi
• altri progetti, in base alla disponibilità oraria dei docenti e/o ai finanziamenti ricevuti, concordati di anno in anno con l’area pedagogico-trattamentale (mandala, origami, hip-hop, musical, etc.).

Eventi organizzati dai docenti della scuola:

• concerto di Natale “Musicauguri”, con musicisti e cantanti della Scuola di musica Luigi Piseri di Brugherio, seguito da un finger buffet offerto dalla Caritas di Brugherio e preparato dai ragazzi del corso di “Operatore della ristorazione” della Fondazione Clerici di Brugherio;
• “Il presepe oltre le sbarre”: esposizione del presepe in terracotta e legno realizzato nel laboratorio artistico nella Chiesa di Santa Maria in Strada in centro a Monza;
• alla fine dell’anno scolastico, spettacolo dei partecipanti al laboratorio teatrale, con repliche rivolte a scuole del territorio;
• partecipazione delle poesie elaborate nell’ambito del progetto “Poesiapermanente” al concorso poetico nazionale Isabella Morra organizzato dall’Associazione Zeroconfini;
• vendita dei manufatti del laboratorio artistico nei mercatini di beneficienza a cura della Società San Vincenzo De Paoli e mostra dei manufatti nelle iniziative organizzate dall’area pedagogica della Casa Circondariale;

• partecipazione della squadra Alba della Casa Circondariale, allenata dall’insegnante di scienze motorie, al campionato di calcio a 7 del CSI, open C, girone D.
Grazie a questi eventi, tra la scuola in carcere e il territorio si è creato un ponte che ha permesso di “sviluppare e aumentare l’interazione con la comunità locale”7.

7 Legge 107/2015, art. 1, comma 7

ATTIVITÀ E METODOLOGIA DIDATTICA

Accoglienza

Tutte le fasi dell’accoglienza si svolgono previa autorizzazione dell’Amministrazione Penitenziaria:
• colloquio iniziale nelle sezioni nella saletta della socialità delle sezioni aperte o passando di cella in cella nelle sezioni chiuse: presentazione dei corsi previsti, ascolto dei bisogni formativi dei corsisti e raccolta delle domande di iscrizione;
• somministrazione delle prove di accertamento della conoscenza della lingua italiana e inglese;
• posizionamento nei vari corsi e preparazione delle liste degli iscritti suddivisi per corso;
• le liste sono sottoposte al parere dell’area pedagogico-trattamentale e ai diversi settori dell’area sicurezza dell’Amministrazione Penitenziaria, per rilevare eventuali incompatibilità dei detenuti dovute a divieti di incontro, rapporti disciplinari, comportamenti a rischio, etc.
Con gli studenti “selezionati” si sottoscriverà il Patto Formativo Individuale con l’individuazione del Percorso di Studio Personalizzato (PSP).
Nel corso dell’anno scolastico, i coordinatori svolgono attività di accoglienza nelle sezioni e raccolgono le iscrizioni per l’inserimento di nuovi studenti nei corsi .
Le attività proposte si svolgono di mattina o di pomeriggio.
Le problematiche particolari, legate alla tipologia di utenza e al contesto carcerario, per il momento non consentono l’introduzione delle novità didattico-organizzative previste dalla riforma (gruppi di livello).

Riconoscimento dei crediti

I crediti formativi riconosciuti per concordare il PSP del percorso di primo livello-primo periodo, per il momento si basano unicamente sui risultati delle prove somministrate per l’accertamento della conoscenza della lingua italiana ed eventualmente inglese.

Il CPIA/sede carceraria:

• offre attività di accoglienza e orientamento per la definizione del patto formativo individuale;
• riconosce i crediti maturati dagli iscritti
• personalizza il percorso di studio
• propone prove utili ad accertare il livello di conoscenze, abilità e competenze possedute;
• offre percorsi progettati per UdA (unità di apprendimento).

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

Il Cpia/sede carceraria rilascia:

• Attestato di lingua italiana di livello A1
• Attestato di lingua italiana di livello A2
• Attestato di lingua italiana di livello B1
• Diploma di licenza media
• Certificazione delle competenze previste dall’obbligo d’istruzione
• Attestazioni delle competenze acquisite (per i corsi di ampliamento dell’offerta formativa)
• Attestazioni di frequenza

Esami di stato
Considerate le difficoltà di molti detenuti a completare percorsi scolastici frequentando regolarmente, in mancanza delle ore di frequenza previste dal DPR 263/2012 8 l’ammissione agli esami di Stato degli studenti-ristretti sarà concordata dal consiglio di classe con l’area pedagogico-trattamentale, e considererà fondamentale il raggiungimento degli obiettivi di “rieducazione” contemplati dalla normativa penitenziaria per i percorsi formativi.

8 Si riporta quanto previsto dal DPR 263 del 29/10/2012 (art. 6 c.4):
“L’ammissione all’esame di Stato di cui al comma 3 (= ex licenza media) è disposta dai docenti del gruppo di livello …, previo accertamento dell’effettivo svolgimento da parte dell’adulto del percorso personalizzato definito sulla base del Patto formativo individuale …, fermo restando che non possono essere ammessi agli esami gli adulti che non hanno frequentato, per documentati motivi, almeno il 70% del percorso ivi previsto”.

ALLEGATI:

1. REGOLAMENTO DEL CPIA
2. ORGANIGRAMMA
3. PERCORSI ORDINARI
3.1. Corsi di italiano L2
4. PERCORSI SPERIMENTALI
4.1. Rientro formativo
5. MODULO DI ISCRIZIONE
6. MODULO DI ISCRIZIONE PER LA CASA CIRCONDARIALE
7. MODELLO DI PATTO FORMATIVO PERSONALIZZATO:
7.1. Italiano per stranieri
7.2. primo periodo, primo livello
7.3. primo periodo, secondo livello
8. SCHEDA DI VALUTAZIONE
8.1. primo periodo, primo livello
8.2. primo periodo, secondo livello
9. ACCORDO DI RETE CON LE SCUOLE SUPERIORI
10. MODULO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
10.1. Italiano per stranieri
10.2. Lingue straniere
10.3. Informatica
11. CONVENZIONI CON:
11.1. associazioni territoriali
11.2. amministrazioni locali sede PE
11.3. amministrazioni locali sede corsi
11.4. CFP
12. PROTOCOLLO INSERIMENTO QUINDICENNI
13. CODICE IDENTIFICATIVO DEI CORSI